lunedì 14 maggio 2012

Il saluto tra motociclisti - "V"

La vera storia del saluto tra i motociclisti
E' una curiosità per molti e una pratica comune a quasi tutti, ma quanti di noi sanno esattamente da cosa deriva il classico saluto tra motociclisti, quello con le dita a "V"?

Ho trovato la spiegazione su un sito internet... le dita a "V" risalgono addirittura al medioevo...

"Antico gesto che pare risalga al tempo in cui i cavalieri cavalcavano ancora un sol cavallo per volta e in carne ed ossa.

La leggenda narra infatti di un cavaliere solitario in sella al suo destriero da non si sa quanti giorni, che percorreva in salita un sentiero di montagna in una tranquilla giornata di sole. In alcuni tratti egli godeva nello spronare il suo cavallo per sentire il vento attraverso le fessure della sua armatura per poi rallentare e godersi i rumori del bosco che attraversava. Intanto più in alto e più in là verso l'orizzonte si scorgevano già le torri del castello dove era diretto. Al cavaliere si illuminarono gli occhi dalla gioia.

Quand'ecco scorgere in lontananza ed in direzione contraria la figura di un altro cavaliere che si avvicinava anch'egli felice. Quando i due si incrociarono, quello proveniente dal castello, sollevando la mano destra, con l'indice ed il medio disposti a "V", esclamò: "Mi spiace amico, arrivi 2, alla principessa 'ci ho già pensato io'!" e si allontanò al galoppo...

Ecco quindi come è giunto fino a noi, cavalieri di oggi, il gesto di salutarsi con le classiche dita a "V", poiché quello che non saluta, automaticamente impersonifica il cavalier cornuto...

Il Mito vuole che il classico saluto a “v”, che si effettua alzando indice e medio della mano sinistra quando scorgiamo una moto in direzione opposta alla nostra, sia originato da questa storia. Verità o leggenda, a noi non interessa: la storia ha il suo fascino così, sia essa inventata o abbia un fondo di realtà"
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